Museo diffuso villanovese: un viaggio tra storia e spiritualità
Se andiamo alla ricerca delle origini dell’attuale Villanova Mondovì, dobbiamo risalire ai lontani secoli del Medioevo. Infatti, il più antico documento che cita il sito è un diploma dell’imperatore di Germania, Ottone IV.
Correva l’anno 1210 d.C. quella che poi sarà la Villanova che oggi conosciamo sorgeva in località “San Nicolao”, dal nome del titolare dell’antica cappella che la caratterizzava, ed era in feudo ai Signori di Morozzo. Da allora in poi, lungo i secoli, molti sono stati i segni della sua secolare storia a noi consegnati come preziosa eredità da conservare e far vivere anche oggi.
Fra questi, numerosi i siti religiosi: parrocchiali, confraternite, santuari, piloni, cappelle, edicole votive. Procedendo in ordine cronologico essi sono: l’antica parrocchiale di Santa Caterina, il Santuario rupestre di Santa Lucia, l’attuale parrocchiale (già sede di una confraternita) e il Museo dedicato alla fondatrice delle Suore Missionarie della Passione. Ad eccezione di Santa Lucia, Santuario aggrappato alla montagna lungo la via che conduce a Roccaforte M.vì, gli altri tre si affacciano tutti su piazza Santa Caterina.
Perché citiamo questi quattro siti, tralasciandone per il momento altri, come il bel Santuario di Madonna del Pasco? Per un motivo molto semplice. A partire dal 2019 si è avviato un progressivo recupero del sito più affascinante, quello di Santa Lucia. Interventi di manutenzione (come quello eseguito sul tetto dell’ala Bernardi), pulizia radicale degli ambienti interni ed esterni, cura dei luoghi accessibili… hanno ridato splendore al Santuario che trova le sue radici nella devozione popolare verso la santa almeno a partire dal ‘500. Subito si è potuto constatare l’interesse suscitato sia fra la popolazione locale, sia fra i turisti che da lontano approdano nel Monregalese. Ad esempio, non pochi sono i francesi che salgono le rampe che portano al Santuario.
Ecco dunque l’idea: perché non rendiamo conosciute e accessibili anche le strutture affacciantesi su piazza Santa Caterina, che per contiguità possono offrire ai pellegrini e ai turisti la possibilità di usufruire di un pacchetto particolarmente ricco? Detto fatto. Così, secondo le possibilità evidenziate su queste pagine, Villanova può attrarre numeri consistenti di visitatori che si arricchiscono di notizie storiche, di esperienze artistiche e di spiritualità. Infatti tutti i luoghi citati assommano in sé queste caratteristiche.
Si pensi ad esempio al Museo di Madre Margherita, la fondatrice delle Suore Missionarie della Passione. Potrebbe sembrare solo un luogo di devozione, e spiritualità. Certo lo è primariamente, ma quanta storia si nasconde dietro i cimeli messi bene in ordine dalle suore! Ad esempio, gli anni della Resistenza richiamano subito il ruolo che le Missionarie ebbero come sostegno e protezione dei partigiani locali.
Forse questi siti non sono nemmeno ben conosciuti agli stessi villanovesi. Così, se per chi arriva da fuori si tratta di una “scoperta”, per i villanovesi può trattarsi di una bella “ri-scoperta”.
Per informazioni sui siti culturali del Museo Diffuso Villanovese e sulle possibilità di visita telefonare al numero 351.6384771. Per il solo Museo delle Suore di Villavecchia, telefono 0174.699043.