Il rosso è talmente radicato nella tradizione produttiva di Dogliani che il vino di tutte queste colline, patria del Dolcetto, ha adottato come denominazione il nome stesso del paese.
Dogliani, un nome che fa vino da tutte le parti
Quello che non si vede a tavola, davanti a un buon calice di quel vino rosso rubino, dal nome che apparentemente inganna (c’è chi dice che “dolcetto” si rifà alla dolcezza intensa delle uve mature e chi invece che è dovuto al suo carattere più morbido in bocca rispetto ad altri vini piemontesi) ha dentro di sé la storia ciclica delle colline doglianesi, di Clavesana, di Carrù, di Piozzo, Farigliano, Bastia e Cigliè, dove ogni autunno torna il rito per eccellenza della vendemmia. Le Langhe sono il vino, e viceversa. E non solo Dolcetto, ma Arneis, Chardonnay, Nebbiolo…
Questa zona di Langa offre molto all’enoturista alla ricerca dei sapori più autentici del territorio. Un tour delle cantine è un’esperienza unica, il modo migliore per degustare le varie sfacettature di un prodotto unico e che sta trovando il giusto riconoscimento non solo in patria. Nel centro di Dogliani la cultura enologica si è fatta spazio all’interno dei suggestivi scantinati dell’antico palazzo comunale risalente ancora al 1500, quando era un Convento dei Carmelitani. Qui sorge la Bottega del Vino, un bel posto per approfondire la cultura enologica.
Luigi Einaudi, il primo presidente eletto della Repubblica Italiana, fu un produttore di Dolcetto e si racconta che, anche nei momenti più intensi della sua vita istituzionale, non mancava mai di presenziare a Dogliani nel periodo di vendemmia. Il legame con il paese non si affievolì mai: Luigi Einaudi nacque a Carrù, ma trascorse la sua giovinezza a Dogliani e qui oggi risiedono i suoi eredi. Le tracce, visibili e non, sono sparse un po’ ovunque passeggiando nel centro cittadino: la biblioteca a lui titolata, i poderi sulle colline e la tomba racchiusa nel cimitero monumentale cittadino.
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FESTIVAL DELLA TV
Nel primo week-end di maggio, si possono incontrare i personaggi televisivi più famosi. Clicca qui. per il sito ufficiale.
CISRÀ
Il 2 novembre la distribuzione della gustosa minestra di ceci e trippe.
PRESEPE VIVENTE
Al Borgo Castello, a Natale,la sacra rappresentazione, con oltre 300 figuranti. Le foto della Pro loco Castello.